A Padova, in occasione della seconda edizione della BTRI, borsa turismo religioso internazionale,
“eductour” per la stampa di settore tra arte, tavola, arte e ancora tavola…
Ma quanto siamo ricchi di arte? (…e di tavola?) I giornalisti presenti non erano certo di “primo pelo”
ma proprio tutti sono rimasti a bocca aperta all’uscita da chiese e musei (e anche… dai ristoranti)
Complice una bella “ottobrata”
il viaggio-stampa - organizzato da DRAGOPRESS
- comincia
sotto i migliori auspici dal centro del capoluogo veneto con le tappe
previste, quelle canoniche della “città del Santo”: l’omonima
Basilica, l’Arena Romana, Duomo e Battistero, Cappella degli
Scrovegni, Chiesa degli Eremitani, il Ghetto ebraico con sinagoga e
museo, l’Orto Botanico (dal 1997 patrimonio dell’umanità Unesco)
il Palazzo della Ragione e l’Università 'Il Bò', frequentata da
Galileo, Copernico, dal Petrarca, ecc. La trasferta prevede anche
qualche digressione nei paraggi: nel quartiere Arcella alla chiesetta
intitolata a Santa Maria della Cella dove sant’Antonio fu condotto
morente, al santuario antoniano di Camposampiero, a Cittadella per
una piacevolissima passeggiata nel “camminamento delle ronde”
sulle mura restaurate, al castello di Monselice, al Palazzo e alla
loggetta del Monte di Pietà, alla chiesa di san Paolo e al museo
civico, fino al Santuario Giubilare delle Sette Chiese e alla villa
Nani-Mocenigo, siti per l’occasione amabilmente descritti
dall’esimio prof. Riccardo Ghidotti che ha affascinato i presenti
con le sue narrazioni.
Tra le variazioni sul tema, la visita al “museo della storia della Medicina”, sito in città nell’ex ospedale di san Francesco, ha lasciato tutti, inaspettatamente, esterrefatti: senza dubbio grande parte del merito va alla direttrice Elisa Salvato (…affetta da RLS??) travolgente nel descrivere il sapere medico dalle origini – dal codice Hammurabi alla medicina sapienziale fino a quella moderna – tra le sale dedicate all’anatomia, alla fisiologia, alla patologia e alla terapia, con trattazioni sull’apparato motorio, digerente e riproduttivo, sul sistema nervoso, occhio, orecchio, cuore e polmone, sugli anestetici, gli antibiotici e i vaccini e con la possibilità di sfogliare “veri” testi, antichi volumi ancora scritti a mano dagli scienziati, ma con tanto di traduzione – una struttura (avveniristica) che raccoglie, custodisce e valorizza testimonianze della cultura medica scientifica padovana, ma anche internazionale. Un complesso sistema - alla fine semplicissimo - dove è “vietato non toccare” (!) – gestito da apparati software e sistemi multimediali che permettono analisi in tempo reale, esami, visualizzazioni di scheletro, muscoli e organi umani in grandezza naturale, componibili e scomponibili, sezionabili e scrutabili all’infinitesimo da tutte le prospettive, guidati da voci digitali e non: un vero luna park per i visitatori più piccoli, che trovano diversi percorsi giocosi (e non vogliono più andare via…) ma in effetti scientificamente tutti attendibili anche per gli adulti, uomini, donne, e medici, chirurghi compresi!
Per i tanti operatori della comunicazione partecipanti a questo viaggio stampa - quasi tutti giunti ormai all’ennesima frequentazione del capoluogo veneto, in occasione di fiere, convegni (e per il sottoscritto anche per incontri enogastronomici… perché questa zona è famosa per "risi e bisi" e "pasta e fasoi", per il prosciutto Veneto Berico Euganeo, per il "bollito alla padovana", il radicchio e i formaggi… il “dolce di Federico II” e per concludere, il caffè “macchiato menta e zabaione”, tipicità sempre proposta dallo storico caffè Pedrocchi di piazza Cavour - lì da 200 anni! - "il caffè senza porte” aperto giorno e notte) - visitare un po’ meno frettolosamente e con tanto di guida esperta chiese, palazzi e musei, è stata davvero un’opportunità da non perdere e, così si impara che nella chiesa del Santo vi sono “lunette” che trasmettono la storia cristiana per mano di artisti quali Giotto, Mantegna, Giorgione, Tiziano, Giambattista Tiepolo, Gianantonio Canal, più noto come Canaletto e ancora, Sebastiano del Piombo Lorenzo Lotto, Giusto de' Menabuoi, Altichiero, Vittore Carpaccio, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, il Pordenone e potremmo continuare per un altro paio di pagine… Infine assistendo incantati alla visita in notturna della cappella del Santo, con tanto di spiegazioni di fra’ Giuliano, squisitamente competente e lapidario nelle chiose (quando ci vuole… ci vuole!).
Ah dimenticavamo… Il viaggio stampa era stato organizzato per partecipare in primis alla “BTR” Borsa del Turismo Religioso Internazionale, con workshop per gli addetti ai lavori (che per inciso è stato ancora una volta un successo per operatori e visitatori) ma come spesso succede, le attività di contorno, per qualcuno…
– forse – hanno avuto più successo dell’evento principale! (Gianfranco Leonardi)
Tra le variazioni sul tema, la visita al “museo della storia della Medicina”, sito in città nell’ex ospedale di san Francesco, ha lasciato tutti, inaspettatamente, esterrefatti: senza dubbio grande parte del merito va alla direttrice Elisa Salvato (…affetta da RLS??) travolgente nel descrivere il sapere medico dalle origini – dal codice Hammurabi alla medicina sapienziale fino a quella moderna – tra le sale dedicate all’anatomia, alla fisiologia, alla patologia e alla terapia, con trattazioni sull’apparato motorio, digerente e riproduttivo, sul sistema nervoso, occhio, orecchio, cuore e polmone, sugli anestetici, gli antibiotici e i vaccini e con la possibilità di sfogliare “veri” testi, antichi volumi ancora scritti a mano dagli scienziati, ma con tanto di traduzione – una struttura (avveniristica) che raccoglie, custodisce e valorizza testimonianze della cultura medica scientifica padovana, ma anche internazionale. Un complesso sistema - alla fine semplicissimo - dove è “vietato non toccare” (!) – gestito da apparati software e sistemi multimediali che permettono analisi in tempo reale, esami, visualizzazioni di scheletro, muscoli e organi umani in grandezza naturale, componibili e scomponibili, sezionabili e scrutabili all’infinitesimo da tutte le prospettive, guidati da voci digitali e non: un vero luna park per i visitatori più piccoli, che trovano diversi percorsi giocosi (e non vogliono più andare via…) ma in effetti scientificamente tutti attendibili anche per gli adulti, uomini, donne, e medici, chirurghi compresi!
Per i tanti operatori della comunicazione partecipanti a questo viaggio stampa - quasi tutti giunti ormai all’ennesima frequentazione del capoluogo veneto, in occasione di fiere, convegni (e per il sottoscritto anche per incontri enogastronomici… perché questa zona è famosa per "risi e bisi" e "pasta e fasoi", per il prosciutto Veneto Berico Euganeo, per il "bollito alla padovana", il radicchio e i formaggi… il “dolce di Federico II” e per concludere, il caffè “macchiato menta e zabaione”, tipicità sempre proposta dallo storico caffè Pedrocchi di piazza Cavour - lì da 200 anni! - "il caffè senza porte” aperto giorno e notte) - visitare un po’ meno frettolosamente e con tanto di guida esperta chiese, palazzi e musei, è stata davvero un’opportunità da non perdere e, così si impara che nella chiesa del Santo vi sono “lunette” che trasmettono la storia cristiana per mano di artisti quali Giotto, Mantegna, Giorgione, Tiziano, Giambattista Tiepolo, Gianantonio Canal, più noto come Canaletto e ancora, Sebastiano del Piombo Lorenzo Lotto, Giusto de' Menabuoi, Altichiero, Vittore Carpaccio, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, il Pordenone e potremmo continuare per un altro paio di pagine… Infine assistendo incantati alla visita in notturna della cappella del Santo, con tanto di spiegazioni di fra’ Giuliano, squisitamente competente e lapidario nelle chiose (quando ci vuole… ci vuole!).
Ah dimenticavamo… Il viaggio stampa era stato organizzato per partecipare in primis alla “BTR” Borsa del Turismo Religioso Internazionale, con workshop per gli addetti ai lavori (che per inciso è stato ancora una volta un successo per operatori e visitatori) ma come spesso succede, le attività di contorno, per qualcuno…
– forse – hanno avuto più successo dell’evento principale! (Gianfranco Leonardi)
+ BOX
Per
William Shakespeare:
“…fu grande il desiderio di vedere la bella Padova, culla delle arti…"
“…fu grande il desiderio di vedere la bella Padova, culla delle arti…"
Di
seguito i monumenti e le strutture che non si possono non vedere in
occasione di un viaggio a Padova e dintorni:
ARENA
ROMANA
L’antico
teatro romano di Padova, altresì detto Arena perché vi si spargeva
la sabbia (arena) e perché vi avvenivano i combattimenti dei
gladiatori prima e giostre e tornei dopo…
BASILICA
DEL SANTO
La
Basilica di Sant'Antonio, conosciuta con il nome "Il Santo",
è il centro religioso più importante della città
BATTISTERO
DEL DUOMO
Rappresenta
uno dei monumenti artistici più insigni della città
CAPPELLA
DEGLI SCROVEGNI
La
Cappella degli Scrovegni racchiude uno dei massimi capolavori della
pittura del Trecento italiano ed europeo
CHIESA
DEGLI EREMITANI
Antichissima
sede agostiniana, famosa per la Cappella Ovetari, uno dei capolavori
del Mantegna
ORTO
BOTANICO
Fondato
nel 1545 è il più antico orto botanico universitario del mondo.
Patrimonio UNESCO.
GHETTO
EBRAICO
A
sud della piazza delle Erbe si snoda un labirinto di strade strette
che formano il ghetto lì operante dal 1603 e abolito nel 1797
PALAZZO
DELLA RAGIONE
Lungo
82 metri e largo 27, il "Salone" si erge sopra un loggiato
trecentesco.
UNIVERSITA'
(palazzo il BO') la più antica (dopo Bologna) e frequentata da
Galileo, Copernico, Petrarca
MUSEO
DI STORIA DELLA MEDICINA (musme) Palazzo della Salute, la medicina
come non si è mai vista… un museo tra passato e futuro dove si
coniuga storia e tecnologia tra veri reperti antichi e exhibit
interattivi e con percorsi multimediali e ludici per i piccoli
visitatori. DA VEDERE!!