La seconda settimana
del percorso che la rete dei borghi europei del gusto sta sviluppando
verso l’importante
appuntamento della prima settimana di dicembre ( Borghi d’Europa),
nella Bassa Padovana, nella Bassa Veronese e in Polesine, tocca uno
dei temi più suggestivi : i Percorsi della Fede. Nel mentre sono
stati scelti i luoghi nel padovano ( il Monastero di San Salvaro a
Urbana ;
il Santuario del
Tresto a Ospedaletto Euganeo ; l’Abbazia di Santa Maria delle
Carceri) che ospiteranno gli incontri, si annuncia un intenso
programma di visite. L’Itinerario dei Siti Cluniacensi in Lombardia
( che partecipano alla vita delle Federazione dei Siti Cluniacensi,
Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa) ; la Strada delle
Abbazie a Milano ; la Strada delle Abbazie in Friuli Venezia Giulia ;
l’Abbazia Benedettina di Cesena ; un itinerario in Romagna e
nell’Appennino bolognese ; la proposta di un nuovo itinerario
culturale ‘Strade Europee degli Organi Storici’ ( Italia, Canton
Ticino – Svizzera, Austria,Slovacchia,Slovenia e Croazia) : questi
alcuni dei luoghi e dei progetti che verranno ricordati e presentati
nella Bassa Padovana.
Il Museo delle
Antiche Vie di Urbana,negli spazi dell’ex Monastero, è oggi un
centro di documentazione storica che ripercorre l’evoluzione del
territorio della Bassa Padovana, la nascita degli antichi tracciati
stradali della zona e la vita di strada di un tempo.
Nel luogo della
miracolosa apparizione mariana al barcaiolo Giovanni di Bartolomeo
Zielo da Ponso la notte del 21 Settembre 1468, in località Tresto,
attuale frazione del Comune di Ospedaletto Euganeo, fu costruito il
complesso del Santuario del Tresto.
L'abbazia di Santa
Maria delle Carceri, situata nel comune di Carceri nella bassa
padovana,fu fondata nel XII secolo come ospizio per i pellegrini
diretti verso Roma lungo la via padovana, fu ampliata dal XV al XVII
secolo dai monaci camaldolesi. Dopo essere stata venduta nel 1690 per
finanziare la guerra della Repubblica di Venezia contro l'Impero
ottomano, rimase abbandonata fino alla metà del XX secolo. Da metà
degli anni novanta un gruppo di volontari è impegnato mella
ristrutturazione del monastero e della foresteria per riportare
l'abbazia al suo antico splendore. All'interno del complesso
architettonico è stato realizzato un Museo della Civiltà Contadina.
L’iniziativa gode
del Patrocinio della Associazione Regionale dell’Emilia Romagna
dell ‘UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana), al fine di
facilitare l’incontro fra mondo dell’informazione e mondo del
turismo religioso e culturale.
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