Inserita in un antico borgo rurale la chiesa ha origini remote ed ha subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti.
Da una recente ipotesi avanzata dopo gli ultimi restauri (2002), si ritiene che i più importanti interventi siano stati effettuati nel secolo XIII° abolendo la parete ovest duecentesca della primitiva aula e alzando le varie parti dell'edificio per portare allo stesso livello tutta la costruzione e poi, nel XVII° sec., apportando un ulteriore allungamento, sempre verso ovest, con la costruzione dell'attuale abside.
Questo spiega la particolare configurazione di San Marcello e rende complesso e di non facile lettura l'apparato decorativo.
Nella chiesa si entra dalla parte del campanile.
Parete destra
In basso antica muratura a sassi e sabbia con singolari disegni schematici, dipinti con sinopia rossa, parte a pennello, parte a filo intriso di colore, sicuramente coevi, di difficile interpretazione. Sopra: teoria di Santi duecentesca con parziale sovrapposizione di una" Ultima Cena" quattrocentesca.
Parete sinistra:
Piccolo tratto in muratura con sovrapposte figure di Santi. (S. Bartolomeo e S. Antonio)
Arco trionfale:
"Annunciazione" (1579) e grande serto di lauro legato da nastro, attribuiti a Marco da Mel. Sui pilastri: due riquadri raffiguranti ciascuno la "Madonna con Bambino", quella di sinistra è attribuita ad Antonio Rosso.
Proseguendo:
Aula con soffitto a crociera con i quattro Padri della chiesa e, nei tondi più piccoli, i simboli degli evangelisti.
Infine l'abside:
Altare ligneo dorato seicentesco, pala d'altare di Marco da Mel (1531) raffigurante Madonna con Bambino tra S. Marcello (a sn.) e S. Vittore, con paesaggio retrostante che richiama la corte di Umin e, più su, il castello di Lusa. Nel 1872 costruzione dell'altare in muratura intonacato a marmorino che ingloba la mensa in pietra.
Nella parete absidale di sinistra:
storie di S. Marcello (sec. XVI) accompagnate da scritte che raccontano la vita del santo.
Segue a sinistra:
Porta secondaria e, entro riquadri, "Madonna con Bimbo" e "Adorazione dei Magi" di Giovanni da Mel. Poi, sempre a sn., San Francesco e San Antonio da Padova (1618) e due acronimi che occultano il nome del frescante.
La chiesa venne curata dai "da Mel" per tutto il 1500, ciò giustifica i numerosi interventi di Marco, di Giovanni e del padre Antonio Rosso.
Il culto di San Marcello risale ai primi secoli. Oggi il Santo è invocato contro il male di orecchie e viene festeggiato il 16 gennaio.
Bibliografia
"San Marcello di Umin" - Storia e Restauro
a cura di Francesca Benvegnù
Ed. Agorà - Feltre
a cura di Francesca Benvegnù
Ed. Agorà - Feltre
Contatti
Infine l'abside:
Altare ligneo dorato seicentesco, pala d'altare di Marco da Mel (1531) raffigurante Madonna con Bambino tra S. Marcello (a sn.) e S. Vittore, con paesaggio retrostante che richiama la corte di Umin e, più su, il castello di Lusa. Nel 1872 costruzione dell'altare in muratura intonacato a marmorino che ingloba la mensa in pietra.
Nella parete absidale di sinistra:
storie di S. Marcello (sec. XVI) accompagnate da scritte che raccontano la vita del santo.
Segue a sinistra:
Porta secondaria e, entro riquadri, "Madonna con Bimbo" e "Adorazione dei Magi" di Giovanni da Mel. Poi, sempre a sn., San Francesco e San Antonio da Padova (1618) e due acronimi che occultano il nome del frescante.
La chiesa venne curata dai "da Mel" per tutto il 1500, ciò giustifica i numerosi interventi di Marco, di Giovanni e del padre Antonio Rosso.
Il culto di San Marcello risale ai primi secoli. Oggi il Santo è invocato contro il male di orecchie e viene festeggiato il 16 gennaio.
Bibliografia
"San Marcello di Umin" - Storia e Restauro
a cura di Francesca Benvegnù
Ed. Agorà - Feltre
a cura di Francesca Benvegnù
Ed. Agorà - Feltre
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Infine l'abside:
Altare ligneo dorato seicentesco, pala d'altare di Marco da Mel (1531) raffigurante Madonna con Bambino tra S. Marcello (a sn.) e S. Vittore, con paesaggio retrostante che richiama la corte di Umin e, più su, il castello di Lusa. Nel 1872 costruzione dell'altare in muratura intonacato a marmorino che ingloba la mensa in pietra.
Nella parete absidale di sinistra:
storie di S. Marcello (sec. XVI) accompagnate da scritte che raccontano la vita del santo.
Segue a sinistra:
Porta secondaria e, entro riquadri, "Madonna con Bimbo" e "Adorazione dei Magi" di Giovanni da Mel. Poi, sempre a sn., San Francesco e San Antonio da Padova (1618) e due acronimi che occultano il nome del frescante.
La chiesa venne curata dai "da Mel" per tutto il 1500, ciò giustifica i numerosi interventi di Marco, di Giovanni e del padre Antonio Rosso.
Il culto di San Marcello risale ai primi secoli. Oggi il Santo è invocato contro il male di orecchie e viene festeggiato il 16 gennaio.
Bibliografia
"San Marcello di Umin" - Storia e Restauro
a cura di Francesca Benvegnù
Ed. Agorà - Feltre
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