Non lontano dall’abitato di Valmadorso (Batvači) c’è la bella basilica di Santa Fosca, importante monumento storico-culturale costruito esternamente al perimetro dell’abitato e delle odierne case di villeggiatura, forse proprio grazie alle sue dimensioni. Non esistono documenti che ne comprovino la data esatta di costruzione. Le caratteristiche architettoniche della chiesa e le sue proporzioni hanno spinto gli studiosi a datarla al periodo preromanico, rispettivamente al primo Medioevo. Lo stile ornamentale della facciata, con ampio porticato ad arcate e privo di tetto, è tipico dell’architettura romanica, aspetto questo comprovato pure dal fatto certo che le arcate siano sorte assieme alla chiesa.
L’aspetto originale della chiesa è stato modificato con i lavori di restauro del 2000 – 2004, i quali le hanno restituito l’aspetto basilicale, donandole molta eleganza e permettendo al sole di penetrare attraverso le finestre, illuminando così la navata centrale. Il suo porticato è uno dei più grandi, se non addirittura il più grande di tutta l’Istria.
Sembra che la costruzione di questa chiesa non sia stata affidata a degli architetti professionisti: sono molti i dettagli che lo suggeriscono, ma ciò non vale per gli affreschi che troviamo al suo interno, vere e proprie opere d’arte di pittori pervenuti in Istria da paesi lontani poco dopo la conclusione della fase edile. Gli affreschi di Santa Fosca sono il sommo esempio di pittura murale romanica dell’intera Croazia.
S. Fosca è una santa molto amata in Istria e perciò ogni anno nella prima domenica dopo il 13 febbraio (giornata dedicata alla santa), la chiesa è meta di molti pellegrini, provenienti da tutte le parti del mondo. Dopo la messa, com’è tradizione, la gente rimane nei prati circostanti per mangiare la tradizionale frittata con le salsicce, rimanendo poi in piacevole compagnia fino al tramonto.